IL FUTURO SEMPLICE
Nell’ultima lezione di Dire, fare, Partire! abbiamo esaminato il futuro dell’indicativo.
Vediamo le funzioni di questo tempo verbale.
La prima funzione consiste nel presentare un fatto successivo, cronologicamente, al momento dell’enunciazione.
In questo caso, molto spesso, si usa il presente dell’indicativo al posto del futuro,
anche se con sfumature leggermente diverse.
Per capire questi dettagli non ci sono regole precise – bisogna leggere, ascoltare e usare la lingua.
Futuro e presente dell'indicativo
Completate con i verbi al presente e poi trasformate le frasi al futuro.
In portoghese molte volte usiamo una perifrasi al posto del futuro
anche quando ci riferiamo ad azioni distanti nel tempo:
«Daqui a pouco vou almoçar, depois vou tomar um café.»
«Amanhã vou acordar muito cedo, vou sair de casa antes das 7, assim não vou pegar trânsito.»
«Daqui a dois anos vou comprar uma casa e depois vou me aposentar. »
«Agora eu vou estudar.»
In italiano vado (a) si riferisce esclusivamente al verbo andare
in senso letterale di “spostamento nello spazio”:
Domani mattina vado (in ospedale) a fare le analisi
e fra una settimana torno (in ospedale)
a prendermi gli esiti (i risultati delle analisi).
“Vado a farmi una doccia” significa che mi muovo da dove sono
e vado in un altro luogo (in bagno) a farmi la doccia.
Vediamo come avremmo potuto dire, in italiano, le frasi del testo in portoghese.
Completate con i verbi al presente e poi trasformate le frasi al futuro.
La seconda funzione del futuro dell’indicativo è quella di esprimere una supposizione, una deduzione soggettiva o un’incertezza.
Nel pulmino Tarcisio parla con una ragazza sulle dimensioni della Penisola.
La ragazza, che non è sicura al cento per cento delle distanze e dei tempi, gli risponde usando il futuro.
Completate le frasi con le parole mancanti.
Il futuro semplice può anche esprimere ipotesi o conseguenza nel periodo ipotetico della realtà.
Nel periodo ipotetico della realtà l’ipotesi, cioè la frase introdotta da “se”,
indica un fatto reale o verosimile, dunque la conseguenza,
espressa nell’altra frase, è data per sicura.
Vediamo qualche esempio: