IL FUTURO SEMPLICE

Nell’ultima lezione di Dire, fare, Partire! abbiamo esaminato il futuro dell’indicativo.

Vediamo le funzioni di questo tempo verbale.

La prima funzione consiste nel presentare un fatto successivo, cronologicamente, al momento dell’enunciazione.

In questo caso, molto spesso, si usa il presente dell’indicativo al posto del futuro,

anche se con sfumature leggermente diverse.

Per capire questi dettagli non ci sono regole precise – bisogna leggere, ascoltare e usare la lingua.

Futuro e presente dell'indicativo

Completate con i verbi al presente e poi trasformate le frasi al futuro.

Presente

Futuro

telefonare, dire (io)

Fra poco telefono a Elisa e le dico

che sono già arrivato a Roma.

Fra poco telefonerò a Elisa e le dirò

che sono già arrivato a Roma.

 

Presente

Futuro

leggere (io)

Domani tutti i documenti

con calma.

Domani tutti i documenti

con calma.

salire (tu)

Tu con noi

sulla Torre dell’Orologio?

Tu con noi

sulla Torre dell’Orologio?

uscire (tu)

con noi domani sera?

con noi domani sera?

partire

Ho sentito che l’aereo

con due ore di ritardo.

Ho sentito che l’aereo

con due ore di ritardo.

andare (io)

Ho deciso che fra due anni

in Italia.

Ho deciso che fra due anni

in Italia.

venire (noi)

Verso le sette da te.

Verso le sette da te.

scadere[1]

La prima rata il 2 febbraio.

La prima rata il 2 febbraio.



[1]Scadere significa «vencer», nel senso di giungere al termine stabilito per il pagamento; si coniuga come cadere.

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In portoghese molte volte usiamo una perifrasi al posto del futuro

anche quando ci riferiamo ad azioni distanti nel tempo:

«Daqui a pouco vou almoçar, depois vou tomar um café.»

«Amanhã vou acordar muito cedo, vou sair de casa antes das 7, assim não vou pegar trânsito.»

«Daqui a dois anos vou comprar uma casa e depois vou me aposentar. »

«Agora eu vou estudar.»

In italiano vado (a) si riferisce esclusivamente al verbo andare

in senso letterale di “spostamento nello spazio”:

Domani mattina vado (in ospedale) a fare le analisi

e fra una settimana torno (in ospedale)

a prendermi gli esiti (i risultati delle analisi).

“Vado a farmi una doccia” significa che mi muovo da dove sono

e vado in un altro luogo (in bagno) a farmi la doccia.

Vediamo come avremmo potuto dire, in italiano, le frasi del testo in portoghese.

 

Completate con i verbi al presente e poi trasformate le frasi al futuro.

 Fra poco  (andare) a pranzo

 e poi  (prendere) un caffè al solito bar all'angolo.

 Fra poco a pranzo

 e poi un caffè al solito bar all'angolo.


 Domani mattina  (svegliarsi) prestissimo

 ed  (uscire) di casa prima delle sette, così  (evitare) il traffico.

 Domani mattina   prestissimo

e  di casa prima delle sette, così il traffico.


  Tra due anni (mi)  (comprare) la casa in montagna

  e  (andare) in pensione.

 Tra due anni (mi) la casa in montagna

  e in pensione.


  Adesso (mettersi*) a studiare.

  No, anzi, prima il telegiornale.

  Adesso  (mettersi*) a studiare.

  No, anzi, prima   il telegiornale.

      

*Per indicare che incominciamo un’azione usiamo il verbo mettersi:

       mi metto a lavorare, mi metto a stirare ecc.


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La seconda funzione del futuro dell’indicativo è quella di esprimere una supposizione, una deduzione soggettiva o un’incertezza.

 

Nel pulmino Tarcisio parla con una ragazza sulle dimensioni della Penisola.

La ragazza, che non è sicura al cento per cento delle distanze e dei tempi, gli risponde usando il futuro.

Completate le frasi con le parole mancanti.

 

 a)   Da Bologna a Roma

(volerci) circa due ore

in treno. 

 b)   Dalle Alpi alla Sicilia 

 (esserci) circa 1500 chilometri.  

  

 c)    Marco e Giada fanno un salto dalla zia di lei

per consegnarle dei documenti.

Marco: Guarda, quella in bici non è tua zia?

Giada: Sì, è proprio lei. Ma, che ora è?

Marco: Mah,   (essere) mezzogiorno e mezza passato.

Giada: Sarà andata a casa per pranzo

e a quest’ora   (stare) rientrando in ufficio.

Non importa, torniamo domani.

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Il futuro semplice può anche esprimere ipotesi o conseguenza nel periodo ipotetico della realtà.

Nel periodo ipotetico della realtà l’ipotesi, cioè la frase introdotta da “se”,

indica un fatto reale o verosimile, dunque la conseguenza,

espressa nell’altra frase, è data per sicura.

Vediamo qualche esempio:

PRESENTE

FUTURO

     

 Se Tarcisio arriva a Roma

dopo le due, va direttamente

in albergo.

Se invece arriva prima, 

lascia la valigia

al deposito bagagli della stazione

perché non può fare il check in

in albergo prima delle due. 

  Se Tarcisio a Roma

dopo le due,

direttamente in albergo.

Se invece prima,

la valigia al deposito bagagli

della stazione perché non può

fare il check in in albergo prima delle due.

   

   Se va ai Musei Vaticani,

Tarcisio ne approfitta per andare

a vedere anche i Giardini Vaticani.

Se ai Musei Vaticani,

Tarcisio per andare

a vedere anche i Giardini Vaticani.

   

   Se vinco alla lotteria,

vengo in Italia con mio fratello

e se veniamo in Italia,

naturalmente siamo tuoi ospiti in Toscana.

Se alla lotteria,

in Italia con mio fratello

e se in Italia,

naturalmente tuoi ospiti in Toscana.

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